Riguardo alle responsabilità di fronte alla legge per immobili contenenti elementi di amianto o di suoi composti, bisogna innanzitutto dire che i proprietari degli stessi non sono tenuti a far rimuovere gli elementi in questione, a meno che non sussista un reale pericolo per la salute delle persone. Detto diversamente, la legge non obbliga a bonificare in ogni caso l’amianto presente in un immobile. La bonifica si rende necessaria solo quando le condizioni dell’amianto o dei suoi composti sono tali da costituire un pericolo per chi si trova nelle vicinanze.
E’ questo il motivo per cui di fronte ad elementi di amianto, o di composti, è importante il controllo dello stato di conservazione degli stessi. Qualora si abbia il dubbio che lo stato sia compromesso e sia quindi iniziato, o peggio sia già da lungo in atto, un processo di degenerazione, occorre rivolgersi subito a un’azienda specializzata nella bonifica dall’amianto, in modo da richiedere un esame della situazione. Il personale qualificato che effettuerà il sopraluogo sarà poi in grado di decidere se è necessario procedere ad un intervento di bonifica.
Detto questo, per quanto riguarda la legislazione, e senza scendere troppo nello specifico, ci sono diverse leggi che regolano le responsabilità dei proprietari e locatari di immobili e dei datori di lavoro.
Per i proprietari, la legge prevede che le persone siano protette da danni e pericoli concernenti l’immobile. Di conseguenza, nel caso di amianto pericoloso, il proprietario dell’immobile ha in carico il compito di provvedere alla sua rimozione o bonifica.
Anche il locatore di un immobile, oltre a essere tenuto a consegnare e a mantenere l’immobile in uno stato appropriato all’uso di destinazione, può essere soggetto alla richiesta di danni da parte del locatario, qualora questi si debbano a sue omissioni.
Anche i datori di lavoro di chi opera in ambienti contenenti amianto e composti hanno a loro carico una serie di obblighi riguardo alla tutela dei loro dipendenti.
In particolare i costruttori impegnati in lavori di costruzione, rinnovo o demolizione, qualora si sospetti la presenza di amianto pericoloso, hanno l’obbligo di accertarne lo stato di conservazione e di procedere se necessario alla relativa messa in sicurezza. Nel caso si decida di non rimuovere l’amianto in questione, si dovrà procedere alla sua segnalazione, contrassegnandolo o annotandone la presenza nei documenti di costruzione, in modo che i responsabili di successivi lavori edilizi ne conoscano la presenza e possano prendere le dovute misure cautelative.